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Psicoterapia familiare

Famiglie allargate, separazioni e divorzio

Con il nome di psicoterapia familiare indichiamo quel tipo di terapia psicologica che si base su due elementi fondamentali: il “sistema” che il terapeuta prende in esame e le “relazioni” tra i componenti di quel sistema. Questo tipo di percorso risulta essere particolarmente efficace nella risoluzione dei conflitti del nucleo familiare quali lutto, divorzio, problemi tra genitori e figli...

Questo modello di intervento si è affermato a partire dagli anni cinquanta negli Stati Uniti prima e in Europa in seguito. In un primo momento era rivolto alle famiglie di pazienti schizofrenici: molti terapeuti ritenevano infatti non soddisfacenti i risultati ottenuti attraverso la psicoterapia individuale o la psichiatria.

All’interno di questa cornice i sintomi e il disagio del singolo individuo sono il risultato di un intersecarsi complesso tra esperienza soggettiva, qualità delle relazioni interpersonali e capacità cognitive di autovalutazione della propria situazione. I sintomi di una persona oltre ad esprimere in maniera metaforica il conflitto psichico soggettivo, acquisiscono una funzione precisa all’interno del sistema relazionale all’interno del quale si manifestano.

Il comportamento sintomatico segnala alla famiglia l’esistenza di un disagio e, nello stesso tempo, accentra su di sé tutte le preoccupazioni degli altri componenti familiari.

Il sistema famiglia attraversa diverse fasi del “ ciclo vitale”( che rappresenta le tappe dei vari stadi evolutivi attraversati dalla famiglia, ad esempio l’uscita di casa dei figli, il decesso di un genitore,la nascita di un figlio…). All’interno di tale cornice si presuppone l’evoluzione attraverso l’incontro con alcuni eventi nodali che determinano la disorganizzazione-organizzazione del sistema stesso e implicano il superamento di alcuni compiti di sviluppo per poter passare ad una fase successiva. 

Gli eventi vengono suddivisi in paranormativi e normativi. I primi riguardano tutti gli eventi che possono capitare nel ciclo vitale di una famiglia ma non possono essere previsti (morte di un figlio, un grave incidente…); i secondi rappresentano tutti quegli eventi che possono essere previsti.

La terapia familiare interviene attraverso varie tecniche di lavoro sulle famiglie e opera su quattro livelli principali: 

  • la storia trigenerazionale della famiglia (nonni-genitori e figli);
  • l’organizzazione relazionale e comunicativa presente nella famiglia; 
  • la funzione del sintomo nell’equilibrio familiare; 
  • la fase del ciclo vitale presente al momento della terapia. 

Le situazioni che si prestano a questo tipo di approccio sono numerose, si evidenziano:

  • problemi con bambini piccoli (difficoltà scolastiche,enuresi, balbuzie…)
  • problemi con adolescenti (disturbi alimentari, difficoltà scolastiche, problemi relazionali…)
  • problemi di coppia
  • problematiche legate alle nuove costellazioni familiari (famiglie allargate, famiglie ricomposte, separazioni e divorzio)
  • difficoltà legate alle fasi del ciclo vitale (lutti, uscite dei figli dal nucleo familiare…)